Challenge

SMAQ – Smart & Quick

Challenge promossa da Trenitalia, società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane

Per offrire ai clienti Trenitalia, e a tutti gli intermediari (agenzie o aggregatori) già utilizzatori degli esistenti servizi online, nuove funzionalità a supporto della pianificazione dei viaggi o delle tratte intermodali, si propone come sfida lo sviluppo di nuove componenti integrabili nelle app e nei canali digitali già esistenti che siano legate a singole funzionalità e focalizzati sul miglioramento dell’esperienza utente in ottica seamless, di ausilio diretto alla vendita e nei momenti immediatamente antecedenti e successivi a questa, e che offrano all’azienda servizi di profilazione della clientela ove possibile.

Si pensi ad esempio alla possibilità di realizzare funzionalità che permettano in fase di acquisto del biglietto di monitorare lato utente la disponibilità dei posti a sedere, o allo sviluppo di un assistente vocale che permetta l’acquisto diretto in un numero molto ridotto di passaggi.

 

Water Hack

Challenge promossa da Eni

L’acqua è l’elemento fondamentale per la sopravvivenza sulla Terra, fonte di vita e alla base di ogni attività umana. Tuttavia, il 97% dell’acqua del pianeta è salata, soltanto il 3% è acqua dolce e di quest’ultima percentuale solo 1/3 può essere utilizzato dall’uomo.

A causa dei sempre più elevati standard di vita e delle intense attività industriali e agricole, il fabbisogno d’acqua è in continuo aumento in tutti i settori, mentre la quantità di acqua effettivamente disponibile è ormai in costante diminuzione, anche come effetto diretto dei cambiamenti climatici.

Obiettivo della challenge “Water Hack“ è quello di sviluppare soluzioni innovative e digitali (come, ad esempio, app o software / soluzioni hardware prototipali), anche valutandone la fattibilità in termini economici, volte a massimizzare le opzioni di riutilizzo efficiente delle acque trattate da Syndial, promuovendo comportamenti virtuosi – anche in ottica di gamification – degli attori sociali e industriali che compongono la catena del valore della risorsa Acqua.

ATTENZIONE: Per partecipare a questa challenge è obbligatorio prendere visione del Bando relativo e di accettarne interamente le previsioni tramite questo modulo. Il modulo dovrà essere consegnato in evento all’Organizzazione, adeguatamente compilato e firmato.

 

Hackera il rifiuto

Challenge promossa da Almaviva

Può la frase “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” diventare un imperativo da perseguire virtuosamente nella nostra società? E’possibile governare tale dinamica piuttosto che subirla? Pensiamo che solo il 43% della plastica viene riciclato, mentre il 40% finisce nei termovalorizzatori e il 16,5% in discarica. E Il dato diventa ancor più preoccupante se guardiamo i numeri globali: l’OCSE rivela nel suo rapporto del 2018 “Improving markets for recycled plastics: Trends, prosepcts and Policy Responses” che soltanto il 15% dei rifiuti di plastica viene riciclato nel mondo. Il 25% viene bruciato in inceneritori o termovalorizzatori. Il restante 60% va in discarica, viene bruciato all’aperto (rilasciando inquinanti e gas serra) o finisce nell’ambiente.

Attraverso l’applicazione del concetto di Economia Circolare, le pubbliche amministrazioni locali, nazionali e comunitarie, stanno provando a mitigare rischi ed impatti di tale problematica e trovare delle soluzioni sostenibili di lungo periodo. Tuttavia, l’attuazione delle politiche pubbliche messe in campo risulta ancora complessa, a causa di tutte le dimensioni coinvolte (sociali, economiche e ambientali).

E qui è la sfida: può il digitale essere volano per la diffusione di questo nuovo paradigma? E’ possibile utilizzare le nuove tecnologie – IoT, Blockchain, Machine Learning, Artificial Intelligence, etc. – per stimolare l’innovazione industriale e sensibilizzare maggiormente le comunità nell’ambito della gestione sostenibile dei rifiuti?
La challenge ha questo obiettivo, perseguibile ad esempio, attraverso l’ideazione di sistemi premianti per cittadini che riciclano in maniera virtuosa (gaming), creazione di reti e social network di cittadini finalizzate alla creazione di community collaborative etc. Contestualmente, la soluzione potrebbe garantire un vantaggio per le pubbliche amministrazioni, grazie al monitoraggio dei dati, relativi alla gestione dei rifiuti, che potrebbero emergere dalle vostre soluzioni.
Se riuscite a immaginarlo, in questa Hackathon, potete farlo.

 

1 – Click Energia

Challenge promossa da Acea Spa

Acea è una delle principali multiutility italiane ed è attiva nella gestione e nello sviluppo di reti e servizi nei business dell’acqua, dell’energia e dell’ambiente.
Con Acea Energia è presente nel mercato dell’energia con 1,3 milioni di clienti serviti al 2018 sul territorio nazionale per il mercato libero, tutelato e gas e ha l’obiettivo di arrivare a 1,7 milioni di clienti al 2022.

Propone una sfida per realizzare un servizio che permetta ai nuovi clienti di conoscere costi e dettagli della migliore offerta di fornitura disponibile da parte di Acea Energia e che soprattutto consenta all’utente di diventare cliente Acea Energia in pochi e semplici passi e con il minor effort possibile.

Si pensi all’integrazione di servizi basati su tecnologie di acquisizione automatica dei dati attraverso dispositivi mobile, come ad esempio l’utilizzo della fotocamera che può essere usata da un utente per inquadrare la propria bolletta e velocemente, con un click, diventare cliente di Acea Energia sottoscrivendo la migliore offerta.
Obiettivo generale è sviluppare soluzioni che permettano all’utente di avere la completa trasparenza tariffaria e di servizio offerto e permettano una sottoscrizione dell’offerta di Acea Energia in modo veloce e con il minor numero possibile di dati inseriti manualmente.
Si pensi ai servizi di attivazione nuova utenza, o voltura, o anche alle richieste di variazione dati anagrafici o di allaccio di nuovi contatori.

 

Digitalizzazione: strumento ed opportunità per una mobilità più smart

Challenge promossa da CRF, il Centro Ricerche di FCA

In un contesto dove la digitalizzazione e l’interfaccia uomo-macchina sono temi sempre più importanti e pervasivi, si possono immaginare applicazioni di tecnologie rilevanti quali Internet of Things e sviluppo di App su devices connessi alla vettura, che consentano al cliente di avere una esperienza di viaggio più coinvolgente. Immagina l’automobile non più vista come un sistema chiuso, con il solo scopo di consentire il trasporto di persone e cose, ma come un mezzo integrato ed in comunicazione con il mondo circostante, che ci dia anche gli strumenti per migliorare la nostra esperienza di guida, ed anche la qualità della nostra vita (dal piacere di guida, all’esperienza del viaggio).

Potremmo immaginare di avere informazioni riguardo alla nostra vettura in modo da mettere in atto comportamenti virtuosi che ci consentano di consumare meno carburante e inquinare meno, di utilizzare in continuità altre modalità di trasporto (treno, mezzi pubblici, bicicletta, monopattino), di recarci in officina per una manutenzione preventiva in tempo opportuno, di prenotare un servizio e tanto altro.
Prova ad immaginare uno scenario partendo da un bisogno che ti piacerebbe soddisfare durante l’esperienza di guida ed utilizzando le tecnologie descritte.

 

Trip Experience: make your tour

Challenge promossa da Tecno e il Museo e Real Bosco di Capodimonte

L’obiettivo della challenge è dare ai visitatori la possibilità di comporre la propria visita del Museo e Real Bosco di Capodimonte, “memorizzandola” su app grazie alla geolocalizzazione. L’app deve prevedere dunque un’area con tutti i tour compiuti dai visitatori di tutto il mondo, da condividere sui social e “votare”.

Prevediamo una top ten dei tour più scelti, opere più visitate e sale preferite, aggiornata periodicamente, così da suggerire di volta in volta un’esperienza inedita.

 

Build the digital health future

Challenge promossa da Healthware International

La trasformazione digitale ha rivoluzionato molti settori, da quello bancario a quello dei viaggi, da quello dei trasporti a quello delle telecomunicazioni.
Il settore healthcare segue lo stesso trend. Assistiamo infatti a cambiamenti epocali che stanno provocando una vera e propria “disruption”.

Grazie alle tecnologie digitali che pervadono la nostra quotidianità, riusciamo a comprendere e a gestire in modo nuovo e innovativo ogni aspetto della nostra vita, compresa la nostra salute personale. Le grandi quantità di dati che produciamo consentono di creare la base per la costruzione di un sistema interconnesso di tutela della salute, prevenzione e predizione dei fattori di rischio.

L’innovazione gioca un ruolo di primo piano in questo scenario e i nostri brief saranno basati su trovare soluzioni digitali che facilitino l’accesso ai servizi salute a 360° da parte del paziente, dalla gestione ed interpretazione dei propri dati, alla interazione con il medico e viceversa.

 

Living for the better

Challenge promossa da Electrolux

Electrolux, azienda leader nel settore del design e della produzione di elettrodomestici, ha l’obiettivo di migliorare l’esperienza quotidiana reinventando i concetti di Taste, Care e Wellbeing, rendendo la vita più piacevole e sostenibile per milioni di persone.
Electrolux, tra i vari obiettivi, è infatti impegnata nel rendere la sua attività e il suo business circolare rispetto al clima, nonché a massimizzare la sostenibilità dei suoi apparecchi estendendone il ciclo di vita e riducendone l’impatto ambientale.
Gli elettrodomestici Electrolux sono sempre più basati su materiale riciclato, e sfruttano la connettività e l’intelligenza artificiale per offrire nuovi servizi.
E’ proprio nell’esplorazione di nuove soluzioni e nuovi modelli di business che Electrolux lancia la sua sfida: come possiamo ispirare e sostenere concretamente scelte più sostenibili per i nostri consumatori nell’ambito del gusto, facendo leva sui nostri prodotti come cucine, piani cottura, forni, cappe, forni a microonde, frigoriferi, congelatori, lavastoviglie e piccoli elettrodomestici?
Si pensi a soluzioni innovative legate a spazi abitativi condivisi tra varie persone (sia famiglie che coinquilini), in contesto urbano, con elettrodomestici connessi, in grado di riconoscere il cibo al loro interno. Si pensi all’intera esperienza “alimentare”, dallo shopping alla gestione residua del cibo, che guidino e facilitino il consumatore nel preferire ed attuare scelte sostenibili.

 

Aiutiamo le coppie a realizzare il loro sogno

Challenge promossa da Merck Italia

In Italia il tasso di fertilità è tra i più bassi nei paesi UE. Questo è legato ad una serie di fattori economici, politici e sociali. Tra le cause principali, l’età in cui si inizia a cercare una gravidanza, che sta aumentando progressivamente: secondo dati dell’Istituto Superiore di Sanità, le donne italiane partoriscono il primo figlio a 30 anni (un anno in più rispetto alla media europea), e hanno meno figli delle altre europee (1.22 contro 1.44). Troppo spesso poi, quando la coppia realizza di avere difficoltà a concepire, inizia un percorso estremamente complesso e frammentato, e l’accesso ad un adeguato percorso diagnostico terapeutico può subire notevoli ritardi, con conseguente impatto negativo sulla possibilità di avere una gravidanza.
In questo ambito esistono forti aspettative sulle possibilità offerte dal digitale: non a caso la fertilità e più in generale la sessualità sono tra i temi maggiormente ricercati su Google e sugli altri motori di ricerca, ed esistono centinaia di app che sono legate alla sfera della fertilità, del concepimento e della gravidanza.
Ai partecipanti alla challenge si richiede di proporre soluzioni digitali finalizzate al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
Aumentare la consapevolezza nelle coppie ed in particolare nelle donne che superati i 35 anni i tassi di fertilità diminuiscono in maniera importante ogni anno.
Creare le condizioni perché le coppie non lascino passare troppo tempo per rivolgersi ad uno specialista quando riscontrano difficoltà di concepimento
Accelerare i tempi del percorso diagnostico terapeutico

 

Ripensa al modo in cui si può fare didattica

Challenge promossa da Consorzio Clara – Cisco

Negli anni il modo in cui si fa la didattica sta cambiando. Cresce sempre di più l’utilizzo di Internet e di tecnologie di collaborazione avanzate che permettono di ridurre le distanze tra docenti e discenti e discenti stessi facilitandone le attività formative.
Ideare una soluzione di gestione dell’ «aula digitale», integrando la tecnologia di Collaboration Cisco Webex Teams, al fine di migliorarne il monitoraggio ed il controllo oltre che all’interazione tra il docente ed il discente e tutta la community collegata.
Il Consorzio CLARA è un Ente “no profit” la cui Mission è “favorire la conoscenza, lo sviluppo e l’utilizzo delle nuove tecnologie, operando prevalentemente secondo i principi della mutualità, della solidarietà, del legame con il territorio e della collaborazione con le Pubbliche Amministrazioni, le Università, gli Istituti Scolastici, le Aziende e tutti i potenziali ‘stakeholder’ che condividono questi valori”. Si propone di effettuare attività di formazione e di sperimentazione tecnologica, svolgendo attività di pubblico interesse, sotto qualsiasi forma esercitate, con particolare riguardo all’ambito dell’Information & Communication Technology.

 

InfluXApp

Challenge promossa da Regione Campania e SoReSa e Azienda Ospedaliera dei Colli 

L’influenza stagionale 2017-2018 ha visto il più alto picco degli ultimi 20 anni. Attualmente esistono molteplici sistemi di sorveglianza, molti dei quali non in connessione tra loro e poco interattivi con il cittadino. In un momento storico particolare per i cambiamenti climatici il coinvolgimento del cittadino nella res pubblica in particolare quella riguardante la salute pubblica rappresenta un momento cruciale.

Obiettivo della challenge è creare un sistema di sorveglianza dell’influenza stagionale sia smartphone che web based e che renda il cittadino “influenzato” parte attiva del sistema di monitoraggio stesso, potendo ricavare informazioni sui contatti avuti con altri individui potenzialmente contagiati o contagiabili ingaggiandoli in una sorta di social network informativo epidemiologico.

Inoltre attraverso pochi semplici elementi di monitoraggio e valutazione clinica interattiva, analizzarne anche i fattori di rischio predittivi dello spread influenzale. Il sistema dovrebbe non solo mettere in connessione non solo i cittadini tra di loro e i relativi dati con il sistema di sorveglianza, ma anche questi ultimi con operatori sanitari laddove sia richiesto eventuale intervento ospedaliero.

 

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